Le gomme EPDM (dall'inglese Ethylene-Propylene Diene Monomer)[1][2] sono una famiglia di gomme sintetiche del gruppo M secondo la classificazione DIN/ISO 1629 e della ASTM D 1418-19. Del gruppo M fanno parte gli elastomeri che contengono catene polimeriche di tipo polimetilenico senza insaturazioni (doppi o tripli legami).
Le gomme EPDM sono terpolimeri ottenuti dalla copolimerizzazione di etilene, propilene e da un terzo monomero rappresentato da un diene.[3] I dieni che vengono generalmente utilizzati per produrre le gomme EPDM sono il diciclopentadiene (DCPD), l'etilidene norbornene (ENB) e il vinil norbornene (VNB).
La miscela di reagenti per la produzione delle gomme EPDM contiene intorno al 45÷75% di etilene. Maggiore è il contenuto, maggiori sono le possibilità di caricamento del polimero, migliori sono il mescolamento e l'estrusione. La vulcanizzazione a base di perossido conferisce a questi polimeri una più alta densità di reticolazione in confronto ai loro analoghi amorfi. Anche i polimeri amorfi hanno eccellenti caratteristiche di lavorazione, che dipendono dalla loro struttura molecolare. I dieni, che variano tipicamente dal 2,5% fino al 12% in peso del composto, agiscono da reticolazioni quando si fa la vulcanizzazione con lo zolfo e la resina, mentre con le vulcanizzazioni a base di perossido il diene (o terzo monomero) funge da coagente e fornisce resistenza contro fenomeni indesiderati di viscosità, scivolamento o flusso durante l'utilizzo finale.